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Addio Francesco…

Un giovane di 27 anni, Francesco Gatto, originario di Capo Spulico, è morto mentre svolgeva i suoi consueti esercizi nella palestra che frequentava ormai da diverso tempo.
Stando alle testimonianze di quanti si trovavano in quel momento nella palestra, il giovane si è accasciato dopo essersi sentito male. E per lui non c’è stato più nulla da fare: il suo cuore si è fermato. A nulla è valso l’immediato soccorso degli istruttori; poi la telefonata che invocava l’intervento dei medici, l’arrivo dell’ambulanza del “118” e dei carabinieri della Tenenza. Una volta giunto il medico legale, il cadavere del ragazzo è stato trasportato all’obitorio di Cassano.
Stando alle indiscrezioni, la morte del giovane sarebbe da far risalire a cause del tutto naturali, tuttavia la Procura ha disposto l’esame autoptico.
Papà Giuseppe, che ha avuto il triste compito di effettuare il riconoscimento della salma, all’interno della sala mortuaria del Camposanto cassanese; mamma Rosa, le sorelle Marianna e Clelia e il fratello Vincenzino si sono costituiti in giudizio nominando come legali Florindo D’Angelo e Rosalia D’Affuso del Foro di Matera.
Al momento le iscrizioni nel registro degli indagati di V.D., P.B. e C.F. sono da considerarsi un atto di prassi giuridica. Ovviamente la magistratura si trova davanti alla morte di un ragazzo di soli 27 anni, che era andato in palestra per tenersi in forma e per migliorare il proprio fisico. Invece la morte per arresto cardio-circolatorio. Francesco Gatto si è accasciato mentre faceva gli esercizi davanti agli altri iscritti della palestra e, nonostante i tentativi di rianimarlo, il suo cuore si è fermato. Per sempre. Lasciando un dolore atroce nel cuore dei suoi familiari e degli amici di sempre che, nel corso dei funerali, officiati da Don Pierfrancesco Greco di Canna, paese d’origine della mamma di Francesco, lo hanno voluto ricordare con una lettera

Fonte: Gazzetta del Sud – Rocco Gentil

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