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Roseto Capo Spulico - Virtual Community

Sub Scomparso: Ritrovato Senza Vita nelle Acque Amendolaresi.

Ritrovato senza vita il corpo di Pasquale Barnabà, il pescatore di Nova Siri disperso in mare dalla notte di Martedì nello specchio di mare compreso tra Roseto Capo Spulico e Amendolara. Il ritrovamento è avvenuto nel pomeriggio di Mercoledì dagli uomini del nucleo Soccorso Acquatico Subacqueo dei Vigili del Fuoco, che hanno riportato a riva il corpo esanime del pescatore nei pressi del Molo San Francesco ad Amendolara.

Restano ancora da chiarire le cause di questa tragedia: Pasquale Barnabà, 37 anni, sposato e con un figlio, era uno dei pescatori più esperti e nel corso degli anni aveva acquisito un’ottima conoscenza dei fondali e delle acque di questo mare.

L’ipotesi più accreditata è quella di un malore che ha colpito il sub durante questa tragica battuta di pesca, ma non si esclude la possibilità che sia stato un evento accidentale durante l’immersione ad aver causato la morte. Il cadavere del pescatore è stato portato all’obitorio dell’Ospedale di Trebisacce, dove resta a disposizione delle Autorità Giudiziarie. Per accertare le cause della morte, sul corpo verrà effettuato l’esame autoptico disposto dalla Procura di Castrovillari. 

Pasquale Barnabà da anni praticava pesca subacquea in apnea, e raggiungeva profondità di oltre 20 metri. L’esperienza maturata negli anni, però, non lo ha fatto ravvedere sui rischi che si corrono nel praticare questo tipo di pesca senza il supporto adeguato, in grado di necessità di fronte alle insidie del mare. L’uomo era uscito di casa nella mattinata di Martedì e si era recato a Roseto Capo Spulico per immergersi. Preso il largo in solitaria, ha ancorato il gommone ad uno dei gavitelli che affiorano in prossimità delle vasche di itticoltura di Amendolara.

Ad attendere il suo rientro, che come consuetudine avveniva poco prima del tramonto, i familiari e gli amici che, preoccupati per questo inspiegabile ritardo, hanno allertato, intorno alle 21.00,  i Carabinieri di Rocca Imperiale e di Roseto. Le ricerche sono scattate immediatamente, coordinate dalla Direzione Marittima di Reggio Calabria in collaborazione con la Capitaneria di Porto di Corigliano e dei Vigili del Fuoco, oltre all’impegno di numerosi privati volontari.

Lo specchio di mare compreso tra i due comuni ionici è stato scandagliato incessantemente dalle motovedette, dai gommoni, dai sommozzatori  e dagli elicotteri, provenienti da Bari, Reggio Calabria e Cosenza. Nella notte, i soccorritori ritrovano il gommone del pescatore ormeggiato ad una boa, con a bordo alcuni effetti personali dell’uomo. Ad ogni minuto che passava diminuivano le speranze di ritrovarlo in vita. Speranze che si sono spente nel pomeriggio quando i sommozzatori hanno rinvenuto il corpo senza vita del povero Pasquale, tra lo strazio e la disperazione dei familiari e degli amici.

di Giovanni Pirillo

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