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Roseto Capo Spulico - Virtual Community

Si riunisce a Roseto la Commissione Regionale Ambiente contro le Trivellazioni.

Dopo la splendida giornata del 26 maggio scorso sul lungomare di Roseto in cui il presidente della IV commissione consiliare Ambiente e territorio della regione calabria On.le Gianluca Gallo aveva assunto impegno a svolgere su questo territorio l’audizione delle istituzioni, delle associazioni e dei movimenti, ieri (11 maggio) la quarta Commissione consiliare, “Assetto e utilizzazione del territorio – protezione dell’Ambiente”, presieduta dal consigliere Gianluca Gallo (Udc), si è riunita in seduta straordinaria e aperta al pubblico a Roseto Capo Spulico (Cs).

All’ordine del giorno, la richiesta di alcune multinazionali di ottenere le autorizzazioni per la ricerca di idrocarburi nello specchio di mare del Golfo di Taranto, che va da Crotone fino alla città pugliese.

Erano presenti insieme al presidente on.le Gallo e i componenti della commissione consiglieri regionali Franchino, Guagliardi, Talarico, De Masi, Magno e Scalzo, l’ass. Provinciale ai trasporti Forciniti, il cons. Provinciale Ranu’ e i Sindaci di Rocca Imperiale, Canna, Nocara, Montegiordano, Amendolara, Oriolo, Trebisacce, Villapiana, Francavilla, assessori e consiglieri comunali intervenuti… Tanti esponenti delle parti sociali e dei movimenti e associazioni del territorio che hanno contribuito a rendere proficua la riunione. Aprendo i lavori dell’organismo, il presidente Gallo ha affermato, riferendosi all’art. 35 del ‘Decreto Passera’, come “nessuna legge possa imporre ad una intera regione alcuna volontà.

Qui e’ in gioco un modello di sviluppo, e tutta la politica regionale, unitariamente, ha scelto di essere vicina a questi territori. Questo incontro – ha sottolineato ancora Gallo – è un evento straordinario dopo quello seguente al sisma di Mormanno, una scelta di dare voce al territorio che, è bene ricordarlo, ha più volte respinto le richieste di autorizzazioni a trivellare il fondo marino a forti e potenti multinazionali del petrolio e dell’energia.

Noi oggi ci siamo riuniti qui per riaffermare la nostra contrarietà a bypassare la volontà di queste popolazioni che hanno scelto da tempo di privilegiare un modello di sviluppo orientato all’agricoltura, alla pesca ed al turismo.

Si tratta di punti di forza da salvaguardare e nessuna royalties potrà mai bilanciare il pericolo, che è molto forte, di inquinamento e compromissione dei fondali marini, e non soltanto, che significherebbe la distruzione di siti di straordinaria unicità e bellezza”.

Il Vicesindaco Rosanna Mazzia, padrona di casa, ha posto l’accento sull’eccezionalità della presenza della commissione sul Territorio. “Si tratta di un fatto straordinario perché le commissioni devono svolgersi a Reggio Calabria e la circostanza che il Presidente e i membri della commissione si siano spostati sul territorio è segno di grande attenzione e di forte sensibilità all’argomento da parte della politica, senza distinzioni di colori. Quella del petrolio non è la nostra strada. Questo non è lo sviluppo che vogliamo e che ci serve. Il Sud e le regioni meridionali e la Calabria in particolare vanno in un’altra direzione: ambiente, turismo, agricoltura, artigianato locale….abbiamo il diritto di determinare il nostro futuro. Chiediamo alla regione Calabria di presentare una proposta di legge nazionale, al pari della Puglia e del Veneto, che vieti le trivellazioni sul nostro territorio, sia a mare che a terra. E’ altresì necessario che in questo percorso vengano coinvolte le deputazioni nazionali anche di basilicata e puglia per fare fronte comune verso questa sciagura che rischia di abbattersi sul nostro territorio.

“C’è un clima crescente di preoccupazione – ha detto il consigliere Mario Franchino (Pd)- e stiamo vivendo un momento simile a quello che impedì lo stoccaggio di scorie nucleari a Scanzano allo Ionio. Contro le trivellazioni, lo scorso 21 dicembre, il Consiglio regionale ha espresso un voto all’unanimità e inviato alla conoscenza del Ministro, come parere negativo alle trivellazioni: ciò nonostante – ha detto ancora Franchino – le compagnie hanno continuato ad operare riuscendo ad ottenere la VIA anche sulla secca antistante questo braccio di mare, zona speciale protetta che garantisce la conservazione di undici specie in via di estinzione. Ecco perché diremo prossimamente al ministro Orlando, con la dovuta fermezza ed unità, che la Calabria non ha bisogno di trivellazioni. E per ribadire questa profonda convinzione, organizzeremo per il prossimo mese di settembre una manifestazione interregionale con Basilicata e Puglia per vivere dignitosamente e senza subire decisioni calate dall’alto”.

ll presidente Gianluca Gallo ha parlato di “obiettivi raggiunti: il primo, è avere aperto la massima istituzione calabrese alle istituzioni locali, alle associazioni. Il secondo, avere verificato un ‘No! Unanime’ alle trivellazioni e continueremo a metterci la faccia come finora abbiamo fatto”. Inoltre, Gallo ha proposto una adeguata iniziativa legale di enti territoriali ed associazioni “per inondare il Ministero dell’Ambiente di pareri negativi sulla questione”. Infine, il presidente della Commissione ha proposto che la Regione Calabria “legiferi per proporre al Parlamento la modifica dell’art. 35 del ‘Decreto Passera’, magari prima della pausa estiva per rendere più tangibile l’azione che il Consiglio regionale vuole compiere, chiedendo anche l’accesso agli atti ai ministeri interessati coinvolgendo le associazioni”.

Unanime quindi la contrarietà a questa iniziativa volta a deturpare il nostro mare, patrimonio dal valore inestimabile. Come si suol dire, non finisce qui…

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=fdSUXgX8N6Y

di Domenico Depalo

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