Roseto in Maschera, Orizzonti Rosetani organizza il Carnevale Rosetano.
Nonostante sia un periodo di grandi difficoltà econimiche, in cui le mille tasse da pagare e le poche risorse a disposizione non lasciano di certo grande spazio all’allegria, quando arriva Carnevale bisogna festeggiare, lasciarsi andare alla felicità e dimenticare, anche solo per un giorno tutti i problemi. A Roseto tutto questo è stato possibile grazie all’impegno dell’Associazione Orizzonti Rosetani, che tra mille difficoltà e sfidando le condizioni meteo avverse, hanno realmente donato una giornata di gioia a tutte le mascherine del Carnevale 2013.
Un tripudio di maschere e colori ha invaso il centro storico di Roseto per la terza edizione di “Roseto in…Maschera”. In occasione del carnevale, l’Associazione Orizzonti Rosetani ha regalato a grandi e piccini una giornata ricca di giochi, musica e divertimento.
Filo conduttore di questa edizione è stata, ovviamente, la crisi economica che da tempo affligge il nostro paese, in cui la pressione fiscale e l’aumento dei costi sono diventate sempre più protagoniste della quotidianità.
Ma il carnevale è una festa in cui primeggia l’allegria, e per questo, protagonista assoluto della sfilata è stato il carro allegorico raffigurante Mary Poppins, la “supertata” dai poteri magici.
Dalla sua borsa, però, facevano capolino le tanto agognate tasse da pagare, ma, per dimenticare i brutti pensieri “basta un poco di zucchero e la pillola va giù”.
Un messaggio di ottimismo misto alla satira, che almeno per una giornata è servito e far dimenticare le difficoltà dell’arrivare a fine mese. La “Mascherata”, come vuole la tradizione, ha attraversato tutte le strade del borgo medievale, fino all’arrivo in piazza La Ragione dove i bambini, vestiti nei modi più disparati, si sono immersi nell’atmosfera carnevalesca grazie ai giochi e agli scherzi messi in serbo per loro.
Per i più grandi , invece, la classica degustazione di panini e prodotti tipici, perchè anche il corpo vuole la sua parte…
Una iniziativa lodevole, che pian piano si sta radicando sul territorio coinvolgendo sempre più persone, disposte per un giorno a vestire i panni arlecchineschi della festa più colorata dell’anno.
di Giovanni Pirillo
