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Roseto Capo Spulico - Virtual Community

Inaugurato il Granaio adiacente al Castello Federiciano.

Un pezzo di storia rosetana che ritorna a vivere in tutto il suo splendore. Inaugurato il Granaio adiacente al Castello Federiciano, un’opera monumentale che rischiava di crollare sotto il peso del tempo e delle intemperie.

Martedì 15 Settembre, il Sindaco della Città delle Rose, Avv. Rosanna Mazzia, insieme al suo predecessore, Franco Durso, hanno tagliato il nastro e aperto al pubblico il Granaio, alla presenza di tutte le autorità del territorio, delle associazioni e di una folta cornice di pubblico, spinto non solo dalla curiosità di riscoprire questo manufatto, ma anche per il sentimento di affetto che lo lega a questo luogo.

Il recupero del Granaio e dell’area esterna al Castrum Petrae Roseti è stato possibile grazie ad un finanziamento erogato dal Ministero dell’Interno nell’ambito del Progetto Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo Sviluppo, Obiettivo Convergenza 2007 – 2013 per la diffusione della Cultura e della Legalità”, che lo ha destinato a luogo di socializzazione e di cultura, in cui la cultura della legalità assume un ruolo fondamentale.

Lavori svolti in tempi record, con l’apertura del cantiere datata Gennaio 2012 e la consegna definitiva dell’opera in soli tre anni.

Questo rappresenta senza ombra di dubbio un esempio di buona prassi amministrativa, nonché di un’ottima gestione dei finanziamenti pubblici e di competenze tecniche applicate alla realizzazione di un progetto. Per il recupero architettonico e strutturale del Granaio, infatti, sono stati risparmiati oltre 63.000 Euro di soldi pubblici, su un finanziamento iniziale di 960.000 Euro, rispettando a pieno i tempi di realizzazione e i rigidi canoni dettati dalla Soprintendenza ai Beni Culturali, da cui l’opera è vincolata.

L’inaugurazione del Granaio, o ex Monastero come si suppone dal ritrovamento di alcune croci e dei resti di un’acquasantiera che lasciano intendere una matrice sacra del luogo, è stata l’occasione di un interessante convegno, presieduto dalla padrona di casa, Rosanna Mazzia, dall’ex Sindaco di Roseto, Franco Durso, dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale, Giovanni Marangi, dal Direttore dei Lavori, Giuseppe Scardino, e dalla Dott.ssa Eufemia Tarsia, Vicario del Prefetto di Cosenza, Dott. Gianfranco Tomao. Nel corso del dibattito sono state ripercorse le varie tappe che hanno portato al recupero del Granaio, un iter tutt’altro che semplice, ma che ha restituito ai rosetani un pezzo importante della propria storia.

Al tavolo dei relatori, l’intervento dei tecnici Marangi e Scardino è servito per ricostruire le fasi tecnico-amministrative riguardanti i lavori, con una attenzione particolare rivolta alle operazioni che hanno interessato gli elementi storici e architettonici della struttura.

Lavori che hanno ricevuto la “benedizione” della Prefettura di Cosenza, rappresentata per l’occasione dalla Dott.ssa Tarsia. “L’augurio è che il Comune di Roseto possa continuare nella strada intrapresa a favore dello sviluppo della qualità della vita e della legalità” Il recupero del Granaio non è stata una impresa facile, come ha spiegato l’ex Sindaco di Roseto
Franco Durso, che ha avviato sotto la sua legislatura il percorso di recupero dell’opera. “Ci siamo battuti per poter riconsegnare questo monumento ai cittadini rosetani – afferma Franco Durso, oggi Direttore del Gal Alto Jonio – per fare in modo che tutti potessero usufruire di questo bene che rischiava di finire in mani private e diventare una struttura alberghiera.

Da oggi l’Alto Jonio si arricchisce di un nuovo gioiello”. Il passaggio di testimone dalla passata legislatura targata Durso alla attuale amministrazione guidata dal Sindaco Mazzia non ha provocato rallentamenti, al contrario la ferma volontà di ridare vita a questo pezzo di storia rosetana ha rappresentato l’elemento di continuità alla ricostruzione e al recupero dell’opera. “Siamo orgogliosi di questo risultato – ha affermato il Sindaco Mazzia – si tratta di un’opera magnifica e un esempio importante del fatto che esistono buone prassi, che esistono buoni amministratori e buoni tecnici, che la capacità di fare sinergia non è impossibile e che spendere bene i soldi pubblici è possibile.

Il Granaio, o quel che scopriremo sarà stato nelle varie epoche storiche che lo hanno visto impavido guerriero, è stato restituito alla Città di Roseto e ai Rosetani, ma costituisce un patrimonio importante per tutta la Calabria. Sarà un luogo di nuova socializzazione. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione, i tecnici locali e i funzionari del Ministero dell’Interno che a tutti i livelli hanno contribuito a rendere possibile il raggiungimento di questo obiettivo”.

di Giovanni Pirillo

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