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Conclusi gli Appuntamenti Rosetani con il Peperoncino Jazz Festival

La perfetta fusione tra le calde note del jazz e il fascino secolare dell’arte e della storia, questo è stato lo spettacolo che ha accolto il pubblico rosetano nell’ultimo appuntamento con il Peperoncino Jazz Festival.

Nella suggestiva cornice del Castrum Petrae Roseti, il festival più piccante d’Italia ha voluto salutare la Città delle Rose con un concerto di altissimo livello, eseguito da due autentici maestri delle sei corde: Biréli Lagrène e Giuseppe Continenza. Alla fama indiscussa del chitarrista francese, considerato dalla critica come il più famoso chitarrista in stile manouche vivente, si aggiunge la raffinatezza del suono del Continenza, eccellente chitarrista che vanta collaborazioni con artisti del calibro di Martin Taylor, Joe Diorio e Jack Wilkins, per una serata che ha saputo coinvolgere ed emozionare tanto l’appassionato jazz, quanto l’ascoltatore occasionale. 

Il Peperoncino Jazz Festival spegne, così, nel migliore dei modi i riflettori su Roseto Capo Spulico, dopo aver regalato al pubblico rosetano nel corso delle serate, momenti di altissimo spessore musicale.

Dall’esordio con i Four For Chet, “Tribute to Chet Baker, alla straordinaria performance del pianista newyorkese David Kikoski, senza dubbio uno dei più completi ed efficaci pianisti presenti nel panorama jazz mondiale, accompagnato dal contrabbassista australiano Matt Clohesy, dal batterista Ari Hoening, e dal fuoriclasse del sax, Seamus Blake, fino alla serata conclusiva con Lagrène-Continenza Duet.

Un trittico di eventi che ha portato sul palcoscenico di Roseto alcuni dei nomi più importanti della storia di questo genere musicale e che ha regalato momenti di musica sopraffina avvolti negli scenari più pittoreschi della Città delle Rose.

di Giovanni Pirillo

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